Da “Il
giardino della mente” (contenuto nel saggio introduttivo di M.
Bulgheroni in: Emily Dickinson, Tutte le
poesie, Mondadori 1997).

La poetessa riflette poi su aspetti imperscrutabili della
natura (es. l’essenza del fiore, 1058). Il bestiario di E. D.,
oltre che di animali simbolici come appunto l’ape, simbolo di
laboriosità, il ragno (l’artefice, la donna), il topo e la serpe
(l’oscurità), si compone anche di creature fiabesche come elfi,
folletti, sirene, angeli. Presenti anche molti esemplari di volatili
dell’ornitologia americana, rintracciabili nell’opera del
naturalista e pittore Audubon: la ghiandaia, il pettirosso, la
civetta, il caprimulgo. Due liriche bellissime che includono questo
tema sono la 182 (pettirossi) e la 128. Vedi anche la 161
(caprimulgo).
Carla Combatti
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