21/02/13

I GRILLI DI KEATS

Il grillo dei campi e il grillo del focolare - J. Keats

Mai la terrestre poesia non muore.
Quando tutti gli uccelli al solleone
vengono meno e stan nascosti in mezzo
la frescura degli alberi, una  voce
corre di siepe in siepe intorno al prato
su cui appena passò rasa la falce:
è il grillo dei campi, il capintesta
nel tripudio d’estate, mai godere
non cessa, perché quando ai giuochi è stanco
posa con agio sotto una grata erba.

Fine non ha la poesia terrestre.
D’inverno in una sera solitaria,
quando il silenzio è opera del gelo,
strepe fuor della stufa il suon del grillo
del focolare che col caldo sempre
viene crescendo, e a uno che smarrito
a mezzo fra sonno e veglia, il canto
par del grillo dei campi ai colli erbosi.

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